Son davvero tante le persone che una-due volte alla settimana giocano a livello amatoriale a calcio a 5 con gli amici. Spesso il match è molto più sentito di quanto non sembra, e anche se l’atteggiamento è magari quello giusto (ovvero si punta soprattutto al divertimento), è importante avere un minimo di intesa di squadra, per non soccombere contro avversari un po’ meglio organizzati.
Il punto principale è proprio questo: l’ORGANIZZAZIONE di squadra. Ho visto squadre di “fenomeni” sonoramente sconfitte da avversari molto meno quotati, semplicemente per una questione di intelligenza tattica. Il cacletto è molto più simile alla matematica di quanto non lo sia il calcio, questo è innegabile. Nei match di futsal che vediamo in tv le squadre sono organizzatissime, la palla raramente si stacca da terra e la percentuale di errore nei passaggi è bassa.
Non pretendiamo tutto questo in una semplice partita, però alcuni punti fondamentali sono da rispettare. Innanzitutto bisogna PARLARE qualche minuto prima della gara. E’ molto più importante di quei due-tre minuti di tiri in porta prima che si fanno prima di iniziare. Innanzitutto si deve stabilire CHI rimarrà dietro e farà il centrale. E’ il ruolo più importante. Una casa si costruisce dalle fondamenta, una squadra di calcetto si costruisce a partire da un uomo che sta leggermente più indietreggiato rispetto ai compagni. Questo dev'essere dotato di una buona visione di gioco e, soprattutto, deve imparare a non fare l’errore più grande che si commette durante le partite amatoriali: il dribbling inutile.
Il dribbling è inutile quando non porta a dei benefici consistenti in fase offensiva. Un dribbling, per essere effettuato in difesa, dev'essere proprio indispensabile, altrimenti è molto più utile il passaggio sicuro, anche arretrato. Il calcio a 5 non è come il calcio a 11, e gli errori, anche banali, costano molto cari. Perciò dimentichiamoci il dribbling nella nostra meta campo e cerchiamo di servire il compagno sempre e comunque, anche passando all'indietro. Sembrano cose banali, ma non lo sono affatto.
Il centrale più di tutti deve seguire queste indicazioni. Egli dovrà essere anche bravo a chiudere gli spazi nelle ripartenza della squadra avversaria. E’ importante quindi ASPETTARE l’avversario, non farlo girare, e dare il tempo agli altri compagni di tornare. Sarebbe meglio non rischiare l’anticipo, se non si è proprio sicuri al 100% del successo di questo. Altro compito del centrale è quello di tentare la soluzione personale da fuori una volta che gli spazi nella meta campo avversaria sono occupati.
Dopodiché si può scegliere se giocare con due uomini dietro in fase difensiva (il centrale più un altro), e altri due al pressing continuo sui portatori di palla (meglio se uno in pressing è il secondo che cerca l’anticipo sul passaggio avversario). Se si gioca in una posizione di pressing, in fase difensiva, è importante che questo sia continuo, anche se non per forza intensissimo, per evitare di stancare facilmente chi pressa. Meglio la quantità che la qualità insomma. La difesa avversaria si sentirà sempre in tensione e tenderà a buttare via i palloni più facilmente.
In situazioni come i calci d’angolo è molto semplice che la palla venga respinta dalla difesa avversaria. In questo caso è importante tirare SUBITO, ed evitare di tenere palla. La squadra avversaria è infatti in una fase favorevole di pressing ed è importante che la nostra difesa abbia il tempo di ristabilirsi.
In fase di costruzione di gioco la cosa più importante, insieme alla sicurezza del centrale, è il movimento senza palla.
Il movimento dovrà essere o incontro al portatore o nello spazio. Il primo è importante per far circolare la palla in situazioni di pressing, il secondo terrà in apprensione la difesa avversaria e dovrà essere svolto in maniera più veloce.
Quindi, ricapitolando, prima di iniziare una partita, se veramente volete fare bella figura, riunite i vostri amici e mettetevi d’accordo su alcune cose:
- decidere chi farà il centrale
- chi aiuterà principalmente il centrale nella fase difensiva
- chi andrà in pressing sul portatore (pressing continuo anche se non eccessivamente intenso)
- stabilire di non fare NESSUN dribbling nella propria metacampo, se non strettamente necessario
- far capire ai vostri amici che passare la palla al portiere non è un’umiliazione
- chiamare sempre e costantemente il movimento senza palla, sullo spazio, e incontro al portatore.
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